Vodafone nasce nel 1991 dal distaccamento della Racal Electronics Plc, fondando così la Vodafone Group Plc. Nel 1999, in collaborazione con la Bell Atlantic, crea negli stati uniti il Provider “Verizon Wireless” e nel 2000, acquisisce l’operatore francese D2, fondando così la sezione Vodafone France. Nel 2006 estende la propria rete anche in Giappone, Belgio, Svizzera e Svezia, creando per l’appunto “Vodafone Giappone”, “Proximus”, “Swisscom Mobile” e “Vodafone Svezia”. Parallelamente nel nostro mercato italiano, la Vodafone nel 2001 acquisisce la “Omintel Pronto Italia S.p.a.”, dando origine alla transizione Vodafone-Omnitel, creando sul mercato le SIM con il logo di entrambi i produttori. Oltre ad essere un operatore telefonico, la Vodafone si occupa della commercializzazione di vari smartphone, brandizzandoli con il proprio logo e suddividendoli in categorie, andando dalla fascia bassa a quella alta o professional. Negli ultimi anni, si è occupata anche della commercializzazione di smartphone low cost, con lo scopo di ampliare il mercato della telefonia mobile concedendo l’accesso al mondo della tecnologia in ambito telefonico, anche con una spesa marginale. In origine come primo smartphone low cost, si ebbe il Vodafone Smart Android, realizzato in partnership con Huawei e commercializzato al prezzo di 99€. Questa volta il testimone passa in mano alla Alcatel, che riadattando un suo terminale, ovvero il One Touch T POP, introduce sul mercato il Vodafone Smart Mini, denominato anche Vodafone 875.
La recensione di quest’oggi, riguarda appunto il Vodafone 875, che nonostante sia classificato come smartphone entry level, riesce a compiere alla perfezione il suo lavoro, il tutto nella modica cifra di 59€.
Dovendo dare infine una valutazione globale al prodotto, possiamo mettere in risalto, i suoi punti di forza che gli hanno concesso l’immissione sul mercato come terminale low end. Il processore, nonostante sia un single core, opera nella frequenza di 1Ghz e grazie ai 512Mb di ram, riesce a gestire perfettamente il sistema operativo, senza gravi difficoltà. Ciò consiste anche nel fatto che la rom installata a bordo è praticamente epurata di qualsivoglia effetto o launcher alternativo,sfruttando semplicemente l’interfaccia stock tipica di google, evitando quindi uno spreco di risorse preziose, dato che con la quantità di ram prevista, siamo leggermente risicati con gli spazi a disposizione. Il display nei test inerenti la rappresentazione dei colori, ha messo in mostra un unico particolare, ovvero i toni molto chiari erano renderizzati come bianco, mentre i neri venivano rappresentati perfettamente. Seppure il terminale sia stato settato con luminosità al minimo, ciò non ha influito sul fattore leggibilità,lasciando una visualizzazione abbastanza chiara e pulita.
Un neo che può far storcere il naso per l’acquisto del terminale, è la sezione riguardante la fotocamera, poiché non è previsto un autofocus e un flash led, elementi che a giudizio, seppur di non perfetta fattura o qualità, si sarebbero rivelati utili, anche per compensare la scarsa prestanza del corpo ottico, che ricordiamo, essere di soli 2Mpx.
Un’ulteriore pecca di tale terminale, è la mancanza di un vero e proprio motorino adibito alla funzione di vibrazione. Infatti la vibrazione, viene simulata mediante l’altoparlante, una precisa onda sonora che permette di far vibrare il terminale.
La navigazione web, non ha presentato gravi problemi e si è dimostrata estremamente veloce. Purtroppo a causa delle ridotte dimensioni del display, per visionare un’intera pagina web, siamo dovuti ricorrere continuamente al Pan e Zoom, poiché non essendo previsto un’auto adattamento dei testi, era necessario spostarsi da una sezione all’altra.
Nota positiva invece va alla parte telefonica, poiché la capsula frontale non risente del fastidioso problema dell’audio basso, presentando invece un segnale molto pulito e chiaro senza troppe alterazioni di fondo. Riguardo invece al problema della cassa altoparlante e del comparto auricolare, il volume in origine era estremamente basso, non permettendo un ascolto normale.
Il problema è stato facilmente risolvibile, mediante una semplice modifica software, poiché tale limitazione, appunto è data dal software di gestione del sistema e non si tratta invece di un difetto hardware, infatti riportando i settaggi a valori “normali” sia l’auricolare che il vivavoce, ora assicurano un audio pulito e soprattutto con un volume normale, permettendo quindi di effettuare una chiamata in vivavoce, senza doversi preoccupare di non poter usufruire di tale funzione.
In conclusione, per il prezzo a cui viene commercializzato (59€ fino al 31 luglio, poi a 79€) il prodotto è da considerare acquistabile, anche perché è ottimo per chi si approccia al mondo degli smartphone e non vuole spendere cifre esose e soprattutto non cerca il terminale di tendenza. In questo mese in cui il terminale è stato testato e controllato, ha anche ricevuto ben 5 update, che ne hanno implementato la fluidità e i tempi di reazione, ottimizzandolo maggiormente. Quindi, possiamo dire in sintesi, che il prezzo a cui viene commercializzato il Vodafone 875, è da considerare assolutamente perfetto poiché garantisce un rapporto qualità/prezzo veramente degno, poiche esistono terminali con il medesimo prezzo di listino, ma presentano specifiche tecniche inferiori.